DEUTSCH
Donna Pasta ist wie eine schöne Frau.
Sie stammt von edlen, erlesenen Kornähren mit heller oder
dunkler Haarpracht - einer besonders kostbaren Rarität, die HARTWEIZENGRIESS genannt wird. Allein schon ihre Herkunft aus echtem Schrot und Korn lässt an Adelsfamilien wie die de' Medici oder die
von Camillo Benso Graf von Cavour denken.
Der Griess aus reinem Korn ist unberührt wie eine Jungfrau, die ihrem Geliebten noch nicht begegnet ist, von natürlicher Schlichtheit, aber auch mit einem spröden, harten Kern. Erst wenn er auf
das Wasser trifft, jenes wichtige Lebenselixier, das Gottvater uns durch Mutter Natur schenkt, kommt es zur Verlobung. Das warme Wasser umfängt den Griess, und während sich beide in einem
wunderschönen Walzer immer enger aneinander anschmiegen, entsteht der Teig. Dabei entwickeln sich auch Gefühle zwischen ihnen, der
Wissenschaftler spricht von Enzymen, die für unsere Gesundheit äußerstswichtig sind. Nun durchläuft der mit dem Wasser verbundene Griess Bronzeschablonen und erhält dabei jene charakteristische
Rauheit, die für die Aufnahme der Saucen erforderlich ist, die zu den vielen verschiedenen Sorten von Teigwaren passen: von Spaghetti bis zu Penne, von Maccheroni über Paccheri und Tagliatelle
bis zu Taglierini. Wie eine umsichtige Hausfrau sorgt Donna Pasta für den Zusammenhalt dieser großen Pasta-Familie und wird jedem Mitglied mit seiner ganz eigenen Geschichte und Bedeutung
gerecht.
Nach den Strapazen der bisweilen harten Schule des
Herstellungsprozesses darf Donna Pasta sich erst einmal in einem Trockenschrank ausruhen, sanft umfächelt von einem lauen Lüftchen, und nunmehr fern der Sonnenwärme zur Ruhe kommen. In
Freudentränen entweicht die unter leidvollen Mühen innerlich angesammelte Feuchtigkeit. Auch hier lauern Risiken und Gefahren, denn bei unsachgemäßer Trocknung kann es zu Rissen oder zum
sogenannten «Bruch» kommen (an der Teigoberfläche lassen sich weiße Punkte erkennen, die wie die Bläschen bei Windpocken aussehen, und nach dem Kochen zerbröselt die Pasta). Wenn beispielsweise
die Industrie Teigwaren mit zu hohen Temperaturen trocknet, VERGEWALTIGT sie sie regelrecht, denn sie zerstört dadurch viele sehr wichtige Nährstoffe.
Unsere Dame DONNA PASTA ist jetzt reif für die endgültige
Vereinigung: den Bund der Ehe mit dem Wasser, das nun nicht mehr warm ist, sondern zum SIEDEN gebracht wurde. Mit vielen aufsteigenden Bläschen scheint
es seine Liebe auszudrücken, als wollte es Donna Pasta sagen: Ich liebe dich. Und beim Anblick dieses sie so heiß begehrenden Wassers gleitet sie aus ihrer Verpackung heraus und lässt sich
glücklich von der Umarmung ihres Romeos umfangen… Der Temperaturausgleich zwischen dem Wasser und der Pasta macht sie noch nachgiebiger, so dass sie in neuer Form und Größe aus dieser
wundervollen Vereinigung beglückt auftaucht. Auf einen schönen Teller gebettet wirkt sie noch attraktiver, wenn wir sie mit ein paar Tropfen extra nativem Olivenöl benetzen oder etwas
Tomatensauce hinzugeben, deren Rot ihre einladenden Lippen verführerisch ziert. Endlich ist sie bereit, genüsslich verzehrt zu werden, mit der Einsicht und dem Verstand des Kenners, der um ihre
Freuden und Leiden auf dem langen Weg bis zu diesem Teller weiß.
Denn eine gute Pasta verlangt und verdient ebenso Respekt
wie die eigene geliebte Ehefrau.
Der Stammsitz dieser Pasta-Dame ist «CASA FARINATO».
Cav. Giuseppe Farinato
Donna Pasta, simile ad una bella donna.
Proviene da spighe nobili ed eccellenti, dalla chioma bionda o nera: una vera rarità. Si
chiama SEMOLA di GRANO DURO e già il nome, di grano duro, fa pensare alle famiglie Nobili
come «I de’ Medici o Camillo Benso Conte di Cavour».
Una semola di un grano vergine, incontaminata come una giovane donna che non ancora conosciuto il suo amante e che, nella sua semplicità, é restia ,diffidente e dura di natura. Quando s’incontra con l’acqua, importantissimo elemento per la Vita che Dio Padre ci dà tramite Madre natura, inizia il fidanzamento; L’acqua calda abbraccia la semola, e man mano che la stringe a sè durante l’impasto, tutto si tramuta in un bellissimo walzer. E‘ da qui che iniziano a svilupparsi dei sentimenti tra loro, che la scienza chiama enzimi, fondamentali per la nostra salute. La semola si unisce all’acqua e attraverso le trafile in bronzo, ci dona una ruvidezza esenziale per unirsi con facilità ai differenti sughi che si abbinano ai tanti tipi di pasta: dagli spaghetti alle penne, dai maccheroni ai paccheri,dalle tagliatelle ai taglierini, tutti formati che hanno una propria storia, un significato, come una Donna che con l’esperienza crea la sua famiglia. Donna pasta, dopo questa formazione a volte dura e dolorosa, vien posta in un armadio statico, dove baciata da un dolce venticello appena caldo, rimpiazza il calore del sole e si riposa e si rilascia dolcemente. L’umidità, a volte amara dentro di lei, dopo aver affrontato un doloroso percorso per la sua formazione, fuoriesce con lacrime di gioia. Anch’essa corre rischi e pericoli: se l’essicazione non viene fatta correttamente, alle volte può causare la così detta «botta» o «rottura» (sulla superfice della pasta si notano dei punti bianchi come la varicella e, quando la pasta sarà cotta, si rompe tutta). Ancora, quando l’industria secca la pasta ad alte temparature e viene letteralmente VIOLENTATA, distruggendo così molte sostanze nutritive di grande importanza. Ora possiamo dire che, DONNA PASTA, è una signora matura pronta ad affrontare il connubbio, un matrimonio e un incontro con l’acqua che Dio Padre ci dà attraverso Madre natura, questa volta non calda, ma BOLLENTE. A vederla sembra un giovane che dimostra tutto il suo amore attraverso migliaia di bollicine, come per dire a Donna Pasta: ti amo. Vedendo che quest’acqua che impazzisce per lei, esce dalla sua confezione e si tuffa felice, lasciandosi così avvolgere dal suo Romeo in un abbraccio… Uno scambio di temperatura tra acqua e pasta che la fa intenerire, facendola riemergere in una nuova forma e dimensione, rigenerata e felice dopo un’incontro stupendo. Adagiata su un bel piatto per essere ancora più attraente, si spruzza un filo d’olio extra vergine d’oliva e con l’aiuto di un pò di sugo di pomodoro , come un rossetto dipinge le sue dolci labbra. Finalmente pronta per essere gustata con intelligenza e sapienza e apprezzata da chi comprende gioie e dolori del lungo cammino affrontato affinchè giungesse in questo piatto.
La buona pasta merita ed esige rispetto, così come si deve fare verso la propria amata moglie.
Questa Signora Pasta ha un casato: «CASA FARINATO».
Cav. Giuseppe Farinato